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12 Marzo, Roma. Un paio di scarpe per il carbone.

479695_425038694257765_356610864_nIl prossimo 12 marzo, alle ore 10,00, a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente, Via Capitan Bavastro 174, si terrà la Conferenza dei Servizi per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord.

In quell’occasione sarà stabilito come e quanto la centrale deve inquinare: quanto carbone potrà bruciare, che tipo di carbone sarà consentito di utilizzare, quali limiti emissivi in aria, acqua e suolo dovrà rispettare etc.

Come sempre alcuni esponenti del Movimento No Coke Altolazio e dei Medici per l’Ambiente, saranno presenti per essere auditi dalla Conferenza e portare in quella sede le ragioni del popolo inquinato. Continued…

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15 dicembre – giornata di mobilitazione a Piancastagnaio contro il piano di riassetto dell’area geotermica pianese e la nuova centrale di Bagnore 4

NON-E'-QUESTO-IL-FUTURO-CHE-VOGLIAMO-volantino

NON-E’-QUESTO-IL-FUTURO-CHE-VOGLIAMO-volantino

NON È QUESTO IL FUTURO CHE VOGLIAMO!
Sul monte Amiata nel nome della speculazione e del profitto si sta procedendo, ad opera dell’Enel e con l’avallo derivato da precise scelte della Regione Toscana, degli amministratori locali e dei partiti politici che li sostengono, ad uno scempio ambientale gravissimo giustificato dalla falsa convinzione che la geotermia sia una fonte energetica rinnovabile e pulita.

Nel caso delle centrali amiatine è esattamente il contrario!
Allo stato attuale è in atto un piano di riassetto degli impianti di Piancastagnaio, che prevede un potenziamento delle centrali attuali tramite la realizzazione di nuovi pozzi e il ripristino e il potenziamento degli esistenti, per raggiungere e mantenere nel tempo la potenza di 60MW (dagli attuali 40 circa), interessando il bacino profondo fino 4000 metri e con 14 chilometri di nuove tubazioni tutte fuori terra, provocando una vera e propria devastazione del territorio. Continued…

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Documento Conclusivo 2° Assemblea Nazionale STOP ENEL

La seconda assemblea nazionale della Campagna STOP ENEL si è tenuta a Civitavecchia il 29 e 30 Settembre 2012, ed ha visto la partecipazione di numerosi comitati e associazioni locali che si battono in difesa del proprio territorio lungo tutta la penisola, ai quali si sono aggiunti gli  interventi di numerosi comitati operativi in altri paesi del mondo: Cile, Colombia, Guatemala.

Il confronto tra le diverse esperienze ha ben definito e confermato la condotta sciagurata, a tratti criminale, imputabile al più grande ente energetico italiano in lungo ed in largo nella penisola, a partire proprio dal territorio che ha ospitato l’evento, quindi dalla losca storia della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord. Condotta che diventa bellica e coloniale fuori dai confini italiani, in particolare nell’America Latina, laddove per sbaragliare le resistenze pacifiche di intere comunità letteralmente strappate dalle proprie terre a causa dei progetti Enel, i deboli governi locali non  esitano a ricorrere persino all’esercito.

L’assemblea nazionale STOP ENEL ha sancito con queste popolazioni non un semplice legame di solidarietà, già stabilito e consolidato, ma una vera e propria alleanza volta a fermare lo sviluppo disastroso del modello energetico di cui Enel è triste ambasciatrice italiana nel mondo. Continued…

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Stop Enel 29 settembre a Civitavecchia – VIDEO

Si è svolta a Civitavecchia la seconda assemblea nazionale della Campagna «Stop Enel», promossa da decine di comitati della società civile italiana Da Porto Tolle a La Spezia da Rossano Calabro a Brindisi. Nel video, le interviste ad alcuni rappresentati dei comitati locali e la street parade No Coke notturna nelle strade di Civitavecchia.

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“ENEL – Energia per chi, a quale costo?”

copertina_pubblicazione_StopENEL

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“Enel – Energia per chi, a quale costo?” è la pubblicazione della Rete Stop Enel – Per un nuovo modello energetico sui progetti ad alto impatto sociale e ambientali nel nostro Paese e all’estero della grande multinazionale energetica.

Il rapporto è stato lanciato sabato 29 settembre a Civitavecchia in occasione della seconda assemblea nazionale della Rete.

Oltre a raccontare le conseguenze nefaste delle centrali a carbone sul territorio nazionale e in Europa dell’Est, evidenzia le numerose problematiche legate alla realizzazione delle grandi dighe che l’Enel promuove in America Latina, delle centrali nucleari in Romania e Slovacchia (con un possibile interessamento al progetto di Kaliningrad in Russia) e dello sviluppo geotermico in Toscana, nella zona dell’Amiata.

Scarica qui la pubblicazione (pdf)

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2a Assemblea Nazionale della campagna “Stop Enel”

2a Assemblea Nazionale della campagna  “Stop Enel”
Civitavecchia – 29-30 settembre 2012
StopENEL – per un nuovo modello energetico
I promotori e sostenitori della rete  StopENEL, invitano cittadini, attivisti, amministratori, a partecipare alla II Assemblea Nazionale della campagna che si svolgerà il 29 e 30 settembre a Civitavecchia.
La campagna “Stop Enel” si è costituita in aprile 2012 con una prima assemblea internazionale alla quale hanno partecipato rappresentanti delle comunità colpite dagli impianti dell’ENEL in Italia, in America Latina e nell’Est Europa.
La campagna nasce per denunciare ed arrestare il modello energetico praticato dalla multinazionale italiana, ancora oggi per il 31% di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Un modello  insostenibile e distruttivo per l’ambiente, che viola i diritti umani ed il  diritto ad un ambiente sano e  impedisce alle comunità coinvolte di partecipare alla pianificazione del territorio. Inoltre la sua disperata e affannosa ricerca di fonti energetiche, obsolete e inquinanti o tecnologie sedicenti eco-sostenibili, non risponde ad altra logica che quella del profitto, andando a sostenere un modello economico basato sulla crescita infinita della produzione di merci e di conseguenza del consumo energetico regolato da tariffe monopolisitche e speculative. Continued…

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La Regione da il ‘VIA’ a Bagnore 4, i Sindaci saranno responsabili dei controlli. Il ‘quasi’ popolo amiatino non ci sta!

La nuova centrale insieme alla vecchia Bagnore 3, ‘fortunatamente’, avveleneranno aree ‘quasi’ disabitate. Controlli affidati ai Sindaci: con quali strumenti? Il 19 settembre us sul BUR, bollettino ufficiale della regione, è stata pubblicata, e quindi diventa operativa, la delibera di … Continue reading

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Grosseto, 21 settembre 2012. Consiglio comunale ‘aperto’ sull’acqua

Consiglio comunale dedicato all’acqua oggi a Grosseto, aperto agli interventi dei cittadini. Ci saranno il presidente dell’Acquedotto del Fiora, Ceroni, e il Sindaco di Grosseto, Bonifazi, che è anche presidente dell’Assemblea dell’ATO. Ci saranno anche Barocci del Forum Ambientalista Grosseto … Continue reading

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Centrale Eugenio Montale – Enel – La Spezia

Nome del conflitto: Centrale Eugenio Montale – Enel

Dove sta avvenendo: La Spezia – Liguria

Breve storia (1962-2012)

1962 – inaugurazione della centrale Edison-Volta: alimentata a olio combustibile è la più grande d’Europa e prevede la costruzione di un nuovo gruppo da 320 MW;

1963 – le popolazioni residenti nei quartieri limitrofi della centrale lamentano danni alle colture a causa dei residui della combustione (acido solforico nebulizzato);

1971 – in assenza di garanzie per la salute dei cittadini un’ordinanza comunale impone il funzionamento con combustibile liquido a tenore di zolfo non superiore all’1%;

1990 – il referendum cittadino sancisce chiusura Enel (nel frattempo trasformata a carbone) entro il 2005 e utilizzo del metano per la produzione del 50% dell’energia;

1991 – il sindaco Burraffato ordina la chiusura della centrale per violazione della normativa sulle acque di scarico. La centrale riapre grazie all’innalzamento dei limiti di legge;

1993 – una sentenza della Pretura della Spezia riconosce la responsabilità di Enel per inquinamento dell’aria e del mare con relativo risarcimento del danno da liquidarsi dal Giudice Civile, con fissazione di una provvisionale di L. 50.000.000. Mai risarcito in via definitiva;

1997 – il Ministero dell’Industria definisce il nuovo assetto della centrale;

2001 – la centrale è ora composta delle sezioni 1 e 2, a ciclo combinato alimentate a gas naturale, ciascuna con una potenza elettrica di 340 MW. La sezione 3, a carbone, è stata sottoposta a lavori di adeguamento ambientale;

2007 – il sindaco Federici nel suo programma elettorale si impegna a chiedere la trasformazione a gas dell’intera centrale (che avrebbe dovuto chiudere nel 2005). La commissione IPPC protocolla la richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale presentata da Enel il 22/12/2006;

2009 – il Comune della Spezia affida una consulenza all’Istituto Superiore di Sanità nel procedimento di rilascio dell’AIA;

2010 – bozza di relazione dell’Istituto Superiore di Sanità;

2011 – relazione finale dell’Istituto Superiore di Sanità;

7/2011 – 7/2012 – costituzione e azioni del comitato SpeziaViaDalCarbone, che ha raccolto in pochi mesi oltre 3000 firme.

 

La centrale, che non ha ancora l’Autorizzazione Integrata Ambientale, produce tuttora il 90% dell’energia con la combustione del carbone. Secondo fonti del Ministero dell’ambiente l’AIA alla centrale sarà concessa entro il 2012.

Che cosa sta succedendo (2011 – 2012)

Il Comitato SpeziaViaDalCarbone ha contestato la posizione delle Amministrazioni locali che, in sede di rilascio dell’AIA a Enel, hanno ritenuto di limitarsi a richiedere per la centrale della Spezia modifiche impiantistiche e livelli di emissioni inferiori a quelli previsti dalla normativa per i vecchi impianti. Le Amministrazioni non hanno preso in considerazione la possibilità di esprimere un parere sanitario negativo, giustificabile con le perizie e i dati sanitari esistenti ed eventualmente con nuove indagine ambientali e epidemiologiche.

Il Comitato ha inviato le proprie osservazioni alla Commissione IPPC presso il Ministero dell’Ambiente; ha diffidato il sindaco a rilasciare parere favorevole al rilascio dell’AIA in assenza di “tutte le valutazioni necessarie al rilascio di un parere sanitario”; ha inoltrato un  reclamo alla commissione Ecolabel Ecoaudit contestando i dati contenuti nella Dichiarazione Ambientale (EMAS) di Enel, rispetto alle azioni di miglioramento intraprese e rispetto a quanto indicato nella documentazione AIA. Grazie alla registrazione EMAS, la centrale della Spezia sarebbe autorizzata a bruciare carbone per altri 8 anni.

Durante l’ultimo anno i cittadini hanno segnalato diverse emissioni anomale dal camino ed emissioni diffuse al pontile di sbarco e lungo il nastro trasportatore del carbone. A partire da Gennaio 2012 sono stati presentati alla magistratura un esposto firmato da oltre trenta cittadini; un esposto (inviato anche alle autorità di controllo) firmato dal Comitato; una memoria giurata di cittadini che hanno testimoniato delle emissioni anomale convogliate, diffuse e di rumore.

Al momento la magistratura ha aperto un fascicolo per getto di cose pericolose. Sono state sottoposte alla magistratura anche ipotesi di omissione di controlli da parte delle autorità preposte. In seguito agli esposti e alle segnalazioni dei cittadini, ArpaLiguria ha avviato un monitoraggio delle Polveri Totale Sospese nell’area della centrale e del porto di cui non si conoscono ancora gli esiti.

Le ragioni per cui il Comitato SpeziaViaDalCarbone contesta l’impostazione della procedura di AIA:

  • mancato riconoscimento del principio della specificità del sito;
  • mancanza di valutazione delle alternative impiantistiche all’attuale configurazione;
  • mancata applicazione delle MTD, in particolare per il ciclo del trasporto e dello stoccaggio del carbone e delle tecniche di disinquinamento delle emissioni, soprattutto in relazione alle polveri ultrafini e ai microinquinanti;
  • monitoraggio non adeguato dei microinquinanti cancerogeni, come pure di altri inquinanti di origine secondaria che si formano a partire dagli inquinanti primari;
  • modello gestionale dell’impianto non adeguato ad evitare fenomeni di inquinamento significativi: eccessivo numero di transitori, tempi lunghi di marcia degli impianti a potenza ridotta;
  • confronto non aggiornato con la reale situazione della qualità dell’aria nel sito in cui è collocata la centrale;
  • mancato rispetto del modello gestione dell’impianto sotto il profilo della tipologia dei combustibili, come era stato stabilito con il decreto del 29 gennaio 1997 che prevedeva un uso significativo delle sezioni a metano, al contrario significativamente sottoutilizzate da anni;
  • non sussistenza delle condizioni per il rilascio della nuova registrazione EMAS alla centrale della Spezia.

Gli aspetti sanitari e ambientali:

  • la Provincia della Spezia ospita, tra l’altro, il SIN di Pitelli (discarica di rifiuti tossici) che si estende anche in mare, numerose discariche e altre aree non ancora bonificate;
  • nel Golfo della Spezia operano il porto commerciale, diversi cantieri navali, l’arsenale militare, il rigassificatore di Panigaglia: inquinamenti presenti e passati (amianto e mesotelioma) e costante rischio per la salute;
  • non sono disponibili indagini epidemiologiche aggiornate e non esiste un registro tumori; i dati ASL disponibili evidenziano indici di mortalità e morbilità per patologie correlabili con l’inquinamento ambientale;
  • le perizie e i monitoraggi effettuati nel corso degli anni ’90 e 2000 stabilivano una correlazione diretta tra l’attività della centrale e l’inquinamento del Golfo della Spezia e di numerosi comuni della Provincia.

Dettagli dei dati ambientali e sanitari sono contenuti nelle osservazioni presentate alla Commissione IPPC e disponibili qui:

Osservazioni alla Commissione Istruttoria per l’AIA – 27/7/2011

All. 1 Bozza relazione Istituto Superiore di Sanità

Nota di reclamo, al Comitato Ecolabel Ecoaudit e p.c. Comm. AIA – 27/7/2011

Allegato 
Diffida al Sindaco della Spezia Federici  

Audizione alla Commissione Ambiente della Provincia della SpeziaPresentazioneNote normativa

Audizione alla Commissione Ambiente del Comune della Spezia  PresentazioneNote normativa
Esposto procura della Repubblica della Spezia 

Qui tutta la documentazione dell’attività del Comitato http://speziapolis.blogspot.it/p/comitato-speziaviadalcarbone.html

Contatti:  speziaviadalcarbone@gmail.com

 

 

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“In marcia per la salute” – 22 settembre – Civitavecchia

Il coordinamento ambientalista di Civitavecchia promuove per il 22 settembre la manifestazione “In marcia per la salute”, che si svolgerà per le strade di Civitavecchia. La manifestazione intende:
· rilanciare il diritto comune alla salute sancito dalla Costituzione;
· sottolineare la forte richiesta dei cittadini di poter vivere in città ambientalmente sostenibili, libere da servitù industriali e logiche  imprenditoriali che si antepongono alla salute di tutti;
· ribadire la pretesa del rispetto delle norme ambientali da parte dei gestori delle amministrazioni pubbliche e delle società private che sono direttamente responsabili delle cause di inquinamento ambientale di Civitavecchia.
La manifestazione vuole mettere in risalto in particolare il problema dell’inquinamento ambientale derivante dai fumi delle navi nel porto e degli impianti di produzione energetica presenti sul territorio. Continued…

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