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Panguipulli, Regione de Los Rios – Cile

Nome del conflitto: Lago Neltume

Dove: Panguipulli, Regione de Los Rios, Cile

Attori: Le comunità indigene mapuche di Panguipulli stanno lottando da anni per evitare che il paesaggio del lago Neltume e Choshuenco e del fiume Fuy sia per sempre modificato da un mega-progetto idroelettrico. Incaricata dell’opera sarebbe la impresa costruttrice norvegese SN/Power, in consorzio con le Endesa Chile/Enel.

Cosa sta accadendo: Sono almeno sei i progetti di impianti idroelettrici firmati da Enel/Endesa e dalla norvegese Sn Power, che mettono a rischio non solo un ecosistema ancora intatto, ma anche la sopravvivenza delle oltre 150 comunità Mapuche che da più di cinquecento anni popolano questi territori. La Regione de los Rios rappresenta infatti un nodo cruciale del programma energetico cileno, ed è nel Comune di Panguipulli, abitato da circa 35.000 persone, che si potrebbe concentrare circa il 10% della capacità produttiva idroelettrica del Paese. Una diga dell’Endesa è diventata operativa nel 1962 e ancora oggi Enel sembra versare una royalty annuale irrisoria alla Municipalità di Panguipulli. In più di 50 anni non hanno mai ricevuto alcuna compensazione, sebbene abbiano perso più di 300 ettari di terra. Endesa è in procinto di iniziare la costruzione di un nuovo impianto che, se realizzato, porterebbe un innalzamento del livello del lago che sommergerebbe terreni agricoli ed anche la pampa sagrada, luogo sacro e di culto per le comunità della zona. Il progetto Enel-Endesa si compone di tre tranche (il tunnel di canalizzazione, l’impianto idroelettrico e la linea di trasmissione): la prima, per la realizzazione del tunnel, è stata approvata, senza però consultare la popolazione. Sono attualmente in corso i procedimenti di valutazione d’impatto ambientale per le altre due. Il megaprogetto viola gli articoli 2 e 7 della Conventione dell’Oil sui popoli indigeni, e le comunità Inalafken, il parlamento indigeno regionale Koz Koz e l’organizzazione mapuche Meli Wixan Mapu rivendicano il diritto all’autodeterminazione delle proprie risorse naturali, acqua inclusa. Inoltre l’impresa sta manipolando la popolazione, offrendo lavoro e aiuti economici in cambio del consenso al progetto.

Pericoli per la popolazione: Ai danni ambientali impliciti alla costruzione di questi impianti, si associano conseguenze devastanti sul piano socio-economico, un deterioramento del sistema sociale tradizionale fondato su fiducia e stabilità e uno sgretolamento dei legami all’interno delle diverse comunità. La diga inoltre renderebbe impossibile sviluppare le attività artigianali e di allevamento e i progetti di turismo sostenibile che le comunità locali vorrebbero intraprendere.

Pericoli ambientali: Panguipulli è una riserva mondiale della biosfera e l’impatto del progetto sul territorio del lago Neltume e Choshuenco e del fiume Fuy, trattandosi di un ecosistema ancora intatto avrà conseguenze irrimediabili.

Possibili soluzioni: Per produrre l’energia necessaria al territorio di Panguipulli è fondamentale ottimizzare gli impianti già esistenti. Le comunità indigene rivendicano il diritto all’autodeterminazione delle proprie risorse naturali e il diritto di controllare istituzioni, territori, strutture sociali, senza nessuna dominazione né interferenza esterna.

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