La Spezia, 30 Agosto 2012
Egr. Ministro Clini,
a nome del Comitato SpeziaViaDalCarbone e di tutta la cittadinanza vorremmo porle alcune questioni riguardanti la centrale termoelettrica della Spezia.
1) Dopo un referendum che ha disposto la chiusura del gruppo a carbone e la successiva conversione parziale a metano la centrale continua a produrre energia bruciando carbone per la produzione del 90% dell’energia
2) La movimentazione del carbone tramite benne e nastro trasportatore rilascia ingenti quantità di polveri in prossimità di abitazioni e scuole adiacenti
3) I carbonili sono totalmente esposti alle intemperie e le acque piovane che li attraversano, in particolare durante le “frequenti/eccezionali” piogge torrenziali, confluiscono nei torrenti cittadini senza depurazione
4) L’acqua di raffreddamento dell’impianto contribuisce al riscaldamento delle acque del Golfo danneggiando flora e fauna e l’industria della mitilicoltura
5) I continui transitori (accensioni/spegnimenti), del gruppo a carbone comportano il rilascio dalla ciminiera di fumi neri poco rassicuranti
6) Non è stata prodotta alcuna perizia chimico-ambientale e medico-epidemiologica che testimoni l’assenza di pericoli per la salute dei cittadini
7) I rumori di esercizio sono spesso insostenibili nei quartieri limitrofi all’impianto
8) L’esposto e la memoria difensiva presentati alla Procura non hanno ancora avuto riscontro, ma i rilievi documentati dai cittadini sono pubblici
9) La centrale attende il rinnovo dell’AIA dal 2007, quindi da oltre 5 anni opera senza le dovute garanzie ambientali.
Auspichiamo una Sua azione concreta a riguardo,
SPEZIAVIADALCARBONE – Comitato di Cittadini