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SOS Geotermia Monte Amiata – Italia

Nome del conflitto: SOS Geotermia Monte Amiata

Dove: Monte Amiata, Regione Toscana, Italia

Cosa sta accadendo: Alla geotermia i comitati locali attribuiscono la diminuzione del bacino acquifero amiatino che approvigiona 500 mila persone del sud della Toscana, l’aumento della concentrazione di arsenico nell’acqua potabile e le immissioni nell’aria di acido solfidrico e mercurio.

Sul monte Amiata nel nome della speculazione e del profitto si sta procedendo, ad opera dell’Enel, e con la complicità della Regione Toscana, ad uno scempio ambientale gravissimo. Tale scempio viene perpetrato nascondendosi dietro alla falsa convinzione che la geotermia sia una fonte energetica rinnovabile e pulita.

Nel caso delle centrali amiatine è esattamente il contrario. Ciascuna centrale geotermica oltre a consumare ed inquinare la falda idropotabile, emette nell’atmosfera vapori ricchi di anidride carbonica, mercurio, arsenico, acido solfidrico, ammoniaca ed altri inquinanti provocando gravi danni all’ambiente e alla salute degli abitanti. Attualmente è in programma un ulteriore ampliamento del numero delle centrali e della loro potenza che significherebbe un vero disastro ecologico e democratico. La regione Toscana appoggia il progetto di Enel che attraverso l’enorme guadagno ricevuto dal meccanismo dei certificati verdi, dei sussidi e dei finanziamenti pubblici, distribuisce alla stessa Regione ed ai comuni una pioggia di denaro a titolo di compensazione ambientale e con un costo in bolletta per la collettività mediamente del 30% in più rispetto ad altri paesi europei. Enel guadagna inoltre la possibilità di produrre in altri luoghi energia con combustibili fossili, mentre la popolazione ne fa le spese sulla propria pelle.

Sul territorio si sono costituiti dei comitati spontanei di cittadini che stanno cercando di fermare questo disastro ambientale, senza l’appoggio ufficiale di alcun partito politico. I comitati del territorio, riuniti in assemblea il 24 Marzo 2012, hanno dato vita al Coordinamento dei Movimenti per l’Amiata SOS Geotermia, che riunisce chi si oppone alla distruzione del territorio, ancora in parte inconaminato, dell’Amiata. Il Manifesto del comitato Sos-Geotermia, appena reso pubblico, ha già raccolto l’adesione di decine di comitati ed associazioni dei territori adiacenti (tra cui medicina democratica, Italia nostra), e cominciano ad arrivare le prime adesioni a livello nazionale.

Pericoli per la popolazione: Nello studio epidemiologico della Fondazione Monasterio di Pisa (ottobre 2010), dal titolo “Progetto Geotermia”, nell’allegato 6 (“Correlazione Ambiente e Salute: dati significativi”), nella parte relativa ai “Risultati statisticamente significativi delle analisi di correlazione geografica tra dati ambientali e dati sanitari”, si riconoscono gravi patologie e mortalità in alcune zone delle aree geotermiche in relazione alle concentrazioni crescenti degli inquinanti emessi anche dalle centrali ENEL.

Pericoli ambientali: Oltre all’inquinamento dell’atmosfera e del suolo, esiste il problema del depauperamento e dell’inquinamento della falda acquifera della montagna, una delle più ricche d’Italia, che fornisce acqua potabile alle province di Grosseto, Siena e Viterbo. Il fenomeno è dovuto alla correlazione tra falda idropotabile superficiale e campo geotermico, per cui tutte le volte che la portata di vapore aumenta, la portata delle sorgenti diminuisce e viceversa. Ma non solo. Le condizioni di depauperamento dell’acquifero amiatino sono così gravi che a fronte di una riduzione di portata anche modesta si ha una risalita dei fluidi geotermici, che vanno a contaminare la falda, aumentando la concentrazione di inquinanti come arsenico e boro e compromettendo la salubrità  dell’acqua che, dall’Amiata, soddisfa la esigenze di circa 700.000 utenti delle provincie di Grosseto, Viterbo, Siena. La riduzione della falda acquifera è stimata pari a qualche centinaia di miliardi di litri, corrispondente al consumo di acqua da bere di tutta la popolazione mondiale (6 miliardi di persone) per più di un mese.

Possibili soluzioni: Per il coordinamento Sos-Geotermia il primo immediato obiettivo da raggiungere è impedire la costruzione di nuove centrali e la moratoria di quelle esistenti. Solo dopo questo primo passo sarà possibile pensare ad un modello di sviluppo per il territorio che valorizzi le risorse ambientali culturali e sociali.

Contatti di riferimento: Sos-geotermia@bruttocarattere.org; http://sosgeotermia.noblogs.org; https://www.facebook.com/sos.geotermia

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